La migliore Carbonara a Roma?

Quella di Flavio!

Flavio di Maio ha raccolto e vinto la sfida

La sfida è stata lanciata e Flavio De Maio, per tutti Flavio al Velavevodetto, l’ha raccolta e stravinta aggiudicandosi al Carbonara Day il premio per la miglior Carbonara di Roma, indetto dal portale di cucina capitolina tavoleromane.it.
Molto alto il livello dei partecipanti con altri grandi interpreti di questa pasta romana che tanto ci appassiona e fa sognare. Ricordiamo il secondo posto di Perilli a Testaccio dal 1911 e a seguire Alessandro Pipero e Luciano Monosilio.
E da vero innamorato della Carbonara, Chef Flavio fa a tutti gli appassionati di questa delizia un dono inestimabile: la ricetta passo passo di come prepara quest’autentica gemma della cucina romana. Leggete e gustatene tutti!

SCOPRI QUI SOTTO LA RICETTA DI FLAVIO!

1
Rosolare con un filo di olio extra vergine di oliva il guanciale a pezzi fino a che diventa LUCIDO. Sfumare con due dita di vino bianco fino a evaporazione.
2
Mettere da parte, il guanciale deve diventare freddo. Nella stessa padella rompere poi un uovo a persona.
3
Aggiungere l’Acqua di Nepi.
4
Battere con una forchetta...
5
... fino a creare un’emulsione.
6
Non appena la pasta, messa a cuocere, è al dente scolare. Sarà così arrivato il momento di dedicarsi – letteralmente – alla padella.
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Aggiungere la pasta nella padella (con emulsione uovo, acqua, guanciale preparata precedentemente), pepare e portare sul fuoco avendo cura di compiere due movimenti alternati: ruotare per amalgamare e saltare per incamerare aria così da far gonfiare le proteine dell’uovo, anche grazie al contributo dell’anidride carbonica.
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Potremmo dire di continuare così sul fuoco per circa 4 minuti, ma come ribadisce giustamente Flavio il giudice non è il tempo ma la consistenza dell’uovo. La padella va tolta dal fuoco quando è diventato CREMA, ossia quel punto esatto tra liquido e frittata. Nessuna distrazione dunque in quel preciso attimo che dura pochi secondi, pena la distruzione di un’opera d’arte.
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E quando la CREMA è fatta, allontanarsi dal fuoco e incorporare a manciate il pecorino: non sul fuoco, attenzione. Altrimenti si paga pegno con formaggio sciolto e ricomposto a tocchi che impera nel piatto. Aver cura di farlo con energia..
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In tavola!.