Gricia e Malvasia Puntinata: il bianco che (forse) non ti aspetti

C’è chi la Gricia la mangia in silenzio religioso, chi la difende con la forchetta, chi non la chiama nemmeno “amatriciana senza pomodoro” per non farsi cacciare da Roma.
Ma quando si arriva a decidere cosa bere, le certezze cominciano a tremare:
vino rosso o vino bianco?

Ultimamente gira voce che con la Gricia, il bianco giusto non solo ci sta… ma sorprende.
E qui entra in scena lei: la Malvasia Puntinata. Romana, profumata, elegante. Una bottiglia che non ti aspetti, ma che – dicono – può fare faville e sorprendere, soprattutto d’estate.

Cominciamo dalle basi: che vino vuole la Gricia?

La Gricia non è un piatto timido. È grassa (nel senso più nobile del termine), salata, saporita, piena di carattere. Tra guanciale croccante e pecorino romano, è un piatto che ti resta in bocca, e anche nel cuore.

Tradizione vuole che si abbini a un rosso: Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese giovane, magari un Cesanese leggero.
Qualcosa che abbia struttura, ma anche acidità e una certa freschezza. Il vino, insomma, deve reggere il contrasto col guanciale. Non farsi subito strappare il posto al primo sorso.

Ma allora questa Malvasia Puntinata?

La Malvasia Puntinata è un bianco tutto nostro, tipico del Lazio, con profumi floreali e fruttati (pesca, mandorla, agrumi), una bella spalla acida e una chiusura secca e minerale.
Detta così, sembra nata per i piatti di pesce. E invece… con la Gricia ci prova. E a volte ci riesce.

La sua acidità pulisce il grasso del guanciale, il profumo delicato non sovrasta il pecorino, e quella punta di aromaticità dona contrasto. È come invitare un ospite elegante a una festa in trattoria. Magari all’inizio lo guardi storto, ma poi ti siedi accanto e ci inizi pure a chiacchierare!

Ma funziona davvero il mix di sapori?

Dipende.
Se ami gli abbinamenti che rompono gli schemi, che illuminano il piatto e non lo inseguono, la Malvasia Puntinata è da provare.
Se invece sei di quelli che con la Gricia vogliono solo pane per fare la scarpetta e un rosso che regga il colpo, allora vai dritto su:

  • Montepulciano d’Abruzzo: pieno, deciso, ma mai invadente.

  • Sangiovese giovane: un po’ ruvido, ma sincero.

  • Cesanese del Piglio: se vuoi restare laziale ma con tono più classico.

Da Velavevodetto, come la abbiniamo?

Lo diciamo con onestà: la Gricia la beviamo come ci pare.
A volte con un rosso profumato che ci consola.
A volte con una Malvasia Puntinata che ci sveglia.
Dipende dal giorno, dal piatto, dal bicchiere che hai voglia di riempire.

Perché l’abbinamento perfetto non sta nei manuali, ma nel sorriso che ti viene al primo sorso, subito dopo la prima forchettata.

In conclusione? Lasciati sorprendere

Gricia e Malvasia. Chi l’avrebbe detto.
Un piatto di campagna e un bianco gentile che si rincorrono nel piatto.
Non sarà il matrimonio perfetto, ma è una storia d’amore da provare almeno una volta.
E se non ti convince, c’è sempre un bel bicchiere di rosso pronto a riportarti sulla via maestra. Basta che scegli la qualità di Velavevodetto!

Gricia con sfondo pecorino e guanciale per abbinamento con Malvasia

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