C’è un momento in cui la cucina romana si fa leggera, verde, profumata. Un momento in cui la terra restituisce il meglio di sé, e tutto entra in pentola con una naturalezza che sembra magia.
Quel momento arriva tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, e il piatto che lo racconta meglio è uno solo: la vignarola. Meno famosa, non da cinema, ma una vera prelibatezza ricercata!
Sì, la vignarola è il modo più buono che conosciamo per dire: “È arrivata l’estate.”
Un piatto che viene dalla terra, che segue la stagionalità
Nata nelle campagne romane, tra orti e vigneti, la vignarola è un piatto umile, ma pieno di significato. Il nome viene dai vignaroli, gli ortolani che portavano al mercato le primizie di stagione. E questo piatto era la loro cucina: un insieme di verdure freschissime appena raccolte, messe in padella con criterio, amore e un filo d’olio buono.
Niente fronzoli, niente trucchi. Solo stagione, sapore e verità.
Gli ingredienti: estate nel piatto
A luglio, la vignarola cambia volto rispetto alla versione di primavera. Le verdure sono più mature, più dolci, più piene.
E allora eccola, la nostra vignarola estiva:
- Fave fresche o leggermente scottate
- Piselli dolci e teneri
- Cuori di carciofo (se li conservi sott’olio, sei un genio)
- Lattuga romana o scarola croccante
- Cipollotto fresco, che profuma la base
- Guanciale, per quella nota intensa che lega tutto
- Mentuccia romana, perché Roma è anche profumo
Come si prepara? Con calma e attenzione
C’è solo una regola: non avere fretta. La vignarola va rispettata.
Si comincia col soffritto leggero, cipollotto che suda piano e guanciale che rilascia sapore. Poi arrivano le verdure, a ondate. Prima i carciofi, poi fave e piselli, infine la lattuga che si scioglie in pochi minuti.
Alla fine, una spolverata di mentuccia e il piatto è pronto. Va mangiato tiepido, o anche freddo: il giorno dopo è ancora più buono.
Fresca, leggera, ma con carattere
Non lasciarti ingannare dalla parola “verdure”: la vignarola è un piatto completo, appagante, che sazia e sorprende.
È perfetta d’estate perché è leggera, sì, ma piena di gusto. Ha il sapore della campagna e il profumo del pranzo della domenica. Puoi servirla come contorno ricco, come piatto unico, o spalmata su una fetta di pane bruscato.
La nostra vignarola estiva
Da Velavevodetto, la vignarola è un appuntamento. In primavera la trovi nel suo momento più puro, ma a luglio la serviamo in una versione più matura, con verdure selezionate in base a quello che la terra offre ancora. Il guanciale è sempre il nostro. La mentuccia, quella vera. E ogni forchettata sa di Roma, di orto, di estate.
La vignarola è arrivata. E tu?
Un piatto che dura poche settimane, ma lascia il segno. La vignarola è uno di quei sapori che tornano solo quando è il momento giusto.
E luglio, fidati, è ancora il momento giusto. Vieni a provarla a Testaccio!